Convegno “salvaguardia anfibi” terza giornata

Maggio 23, 2011

La sessione mattutina è dedicata alla ricerca e alla conservazione.

  • Tra gli interventi gli effetti dell’infezione da chitridio nelle popolazioni di rospo ostetrico in Svizzera. Vengono esposti i risultati di un phd sulla situazione e possibili sviluppi dei diversi ceppi di chitridiomicosi.
  • Annemarieke Spitzen della Ravon invece espone l’effettiva efficacia delle misure di compensazione obbligatorie in Olanda quando un nuovo progetto edilizio va a distruggere un’area umida. Anche nel caso dell’Olanda nonostante la legislazione sia molto chiara e restrittiva nei fatti queste misure non vengono quasi mai applicate.
  • Vengono esposti gli effetti di Procambarus clarckii e il suo impatto sulle popolazioni anfibie.
  • Nicola Bressi presenta un’analisi degli effetti dell’introduzione di pesci sia alloctoni che autoctoni in ambienti di piccole dimensioni. L’effetto dei pesci, soprattutto in piccoli ambienti, è distruttivo nei confronti delle specie anfibie in quanto predano giovani e larve e in alcuni casi ne è stato provato l’effetto come convettore di chitridiomicosi. Per l’eradicazione delle specie di pesci l’unica alternativa valida è l’uso del rotenone, da utilizzare pero’ con cautela per evitare di uccidere gli invertebrati acquatici o le larve di anfibi. Il pesce rosso risulta da bibliografia la specie più resistente a questo veleno, che va quindi dosato con attenzione.
  • I poster presentati oggi toccano vari argomenti, dalle infestazioni da parassiti (nematodi) alle esperienze di gestione in provincia di Como, agli effetti della chitridiomicosi in Olanda.
  • L’università di Salisburgo presenta i risultati dello studio sulla salamandra alpestre e pezzata. Stanno svolgendo caratterizzazioni genetiche e sensibilizzazione nelle scuole oltre a una raccolta dati gestita via internet dove tutti possono contribuire fornendo segnalazioni di presenza. (7000 dati di presenza raccolti da 1000 utenti).
    Il progetto nazionale si chiama sparkling science, finanziato dall’unione europea per la didattica permette di coprire le spesedi 2 studenti phd e parzialmente di un master, le spese di viaggio del gruppo di lavoro e tutti i materiali didattici tra cui la realizzazione di due salamandre formato gigante molto apprezzate dai bambini che possono anche usarle per arrampicarsi.
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  • La sessione sulla conservazione e monitoraggio vede i risultati della campagna di spostamento stradale del rospo smeraldino presso i laghi di Conversano (Bari), del monitoraggio del Pelobate fosco italiano vicino a Torino (Stagni di Poirino-Favari) e dei risultati per la tutela degli anfibi nelle Marche.

Il pranzo, come per i giorni precedenti, si svolge all’interno della struttura della scuola che ospita il convegno. La scuola ha una sezione alberghiera e il servizio e la cucina sono degni di un ristorante a cinque stelle.

  • Il pomeriggio apre con l’esposizione della ditta Aco sui tunnel per anfibi da apporre nel manto stradale, e continua con un’accesa discussione sulla necessità o meno dei periodi di asciutta negli stagni realizzati per il pelobate fosco.
  • Lands network presenta i risultati di un progetto Life sviluppato per il passo del Molise unendo mondo scientifico ed agricolo (progetto DINAMO: increasing endangered biodiversity in agricoltural and semi-natural areas, a demonstrative management model). Il progetto tra le varie attività ha ripristinato dei fontanili per renderli nuovamente idonei alla presenza di tritone crestato ed ululone.
  • Dalla Liguria Sebastiano Salvidio descrive la situazione di Bombina pachypus e le misure messe in atto per la sua salvaguardia (progetto Ululone apenninico). Vengono monitorati i siti già noti ma anche ripristinati degli abbeveratoi storici rendendoli idonei per gli anfibi, che in quasi tutti i casi li hanno già colonizzati.
    Per aiutare l’espansione della bombina questa viene allevata in un piccolo centro situato in un terreno privato il cui proprietario ne ha ceduto l’uso per un periodo di tempo limitato tramite scrittura privata con il parco. Anche le vasche abbeveratoio sono realizzate in terreno privato e il proprietario ne fornisce l’uso per 10 anni, risultando poi proprietario dell’abbeveratoio dopo il periodo concordato.

  • Dal veneto arrivano invece informazioni sulle comunità di pelobate fosco, che si riproduce nelle vicinanze della foce dell’adige.
  • L’ultimo intervento è sull’erpetofauna del comune di Cumiana mentre gli ultimi poster che vengono descritti trattano la riproduzione di rana latastei nella riserva naturale orientata monticchie di somaglia (Lodi) e della gestione delle specie anfibie pregevoli all’interno dela riserva di Castelcerreto (Abruzzo).
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